Spettacolo teatrale liberamente tratto da “Uomini e Topi” di John Steinbeck. Attraverso la storia di George e Lennie, due braccianti americani del primo novecento, siamo trasportati nell’America degli anni 30. Siamo ispirarti dalla loro amicizia e dal desiderio di rivalsa nei confronti di una società che non crede in loro e che considera uno stolto chiunque abbia un sogno. Quello di George e Lennie è creare con le proprie forze un futuro migliore, la storia di una generazione che è riuscita ad uscire dalla Grande Depressione che sconvolse l’America nei primi del novecento. 
Nel loro vagare per le sconfinate campagne dell’Ovest si imbattono in Ellen, la figlia di un grande proprietario terriero. Anche lei sta combattendo la propria battaglia in questo ambiente dominato dagli uomini.
Con una scenografia minimalista e uno spazio intimo, la pièce ci porta in California nel mondo dei lavoratori migranti degli anni ’30 ed esplora i temi della solitudine, dell’amicizia, della diversità, della lotta per la sopravvivenza e della disperata rincorsa dei propri sogni. Un’esperienza teatrale poetica ed intensa in grado di commuovere ed emozionare interpreti e spettatori. 
«Mi sento sola. Tu puoi parlare con la gente, ma io non posso parlare con nessuno. Ti piacerebbe non poter parlare con nessuno?»
Una storia che parla di solitudine ed angoscia ma anche di forza e speranza. Della voglia di guardare al futuro con fiducia ed ottimismo